Don Giuseppe Osella (1925-2019)
Collaboratore parrocchiale (dal 1986 al 2018)
Era nato a Poirino il 5 Febbraio1925, da Domenico e da Pia Assom. Dopo il normale curriculum nei Seminari diocesani di Giaveno, Chieri e Torino, fu ordinato sacerdote il 27 giugno 1948 nella Cattedrale, dal Cardinale Maurilio Fossati, Arcivescovo di Torino.
Dopo il biennio al Convitto della Consolata, per lo studio della Teologia morale applicata, nel 1950 fu inviato vicario cooperatore presso la parrocchia SS. Giovanni Battista e Remigio in Carignano. Nel 1957 fu trasferito, sempre come vicario cooperatore, alla Parrocchia Gran Madre di Dio in Torino. Di quegli anni, raccontava vari episodi, ricordando il grande impegno in mezzo ai ragazzi ed ai giovani.
Nel 1961 fu nominato Parroco, in dignità di Prevosto, della Parrocchia Santo Stefano Protomartire in Villafranca Piemonte. Lì, nella maturità della vita, spese le migliori energie pastorali, curando le diverse attività, in particolare la catechesi e l’Oratorio, con quella attenzione al contatto con la gente, all’incontro quotidiano, alla disponibilità ad ogni evenienza, che lo caratterizzò per tutta la vita.
Nel 1986, in seguito all’accorpamento delle cinque parrocchie del paese, manifestò al cardinale Ballestrero, Arcivescovo di Torino, il disagio e la preoccupazione per come sarebbe stato vissuto dai fedeli tale provvedimento, se fosse rimasto lui come Parroco unico.
Ne seguì la scelta sofferta di rassegnare le dimissioni, “da Parroco, ma non da Prete” come soleva dire. Decise così, con il consenso dell’Arcivescovo, di stabilirsi a Bruino, ove viveva il fratello Piero ed i suoi nipoti, disponibile al servizio della Parrocchia, sempre con l’aiuto della Signorina Lucia Capella, sua governante per trent’anni, prima a Villafranca e poi a Bruino.
Accanto al Parroco Don Luigi Nicoletti e poi al suo successore Don Massimiliano Arzaroli, Don Giuseppe ha servito la Parrocchia S.Martino Vescovo di Bruino per trentadue anni.
Libero dalle incombenze pastorali ed amministrative proprie del Parroco, Don Giuseppe ha potuto e saputo dedicare il suo tempo all’incontro e all’ascolto di tante persone, entrando così nella loro vita e nel loro cuore. La sua casa era sempre aperta ad accogliere chi era in ricerca, chi faceva più fatica, chi aveva bisogno di sfogare le sue pene.
Nutrì sempre la sua vena artistica, che manifestava in particolare nella scultura del legno. Andava in cerca di “pezzi in natura” nei quali già vedeva l’opera compiuta, bisognosa solo di essere liberata dalla materia superflua.
Quante volte piccoli e grandi sono entrati nella sua casa ed il colloquio iniziava, davanti ad una sua opera, con una domanda: “Tu cosa vedi?”
Don Giuseppe è stato un sacerdote appassionato di Dio e degli uomini, in modo particolare dei bambini e dei malati, sui quali riversava la sua bontà, nascosta dietro un’apparenza burbera e schiva. Aveva il dono di farsi capire, specie dai piccoli e dai semplici, perché parlava con il cuore.
Partecipava volentieri ai vari momenti di fraternità con i confratelli in Parrocchia e nell’Unità pastorale, arricchendo gli incontri con i suoi arguti interventi, che manifestavano il desiderio di entrare nel vivo dei problemi ed insieme la volontà di tenersi aggiornato sui vari temi della vita ecclesiale.
Nel dicembre 2018, cosciente del progressivo indebolirsi delle forze, decise di ritirarsi nella Casa del Clero S.Pio X a Torino, dove ha vissuto gli ultimi mesi di vita, attendendo nella fede e nella preghiera la chiamata definitiva del Signore.
La sua lunga giornata terrena si è conclusa Venerdì 13 Dicembre, all’età di 94 anni, dopo 71 anni di vita sacerdotale.
Il suo corpo attende la Risurrezione nella tomba dei sacerdoti nel Cimitero di Bruino.